Scappa, scappa. Corri, corri. Nooo, non di là.
Ma cosa succede? Chi deve scappare? … e soprattutto, chi grida?
I bambini, sono i bambini che gridano. Bambini come voi che vogliono che i loro eroi si mettano in salvo, e li aiutano indicando loro cosa fare, partecipando di persona alle loro avventure seppure seduti, quasi seduti, mezzo in piedi o in piedi del tutto.
Siamo a teatro ragazzi! È qui che le cose succedono, che le storie si costruiscono con la vostra complicità. Ascoltate:
È vero. è vero; no, non è vero; non dargli ascolto; uuuuhh, oooohh; si, siiii; evviva.
Si alza il sipario, i nostri eroi si presentano e l’avventura comincia. Ma senza i vostri uuuuhh, oooohh, senza le vostre risate, senza i vostri sguardi - ed anche qualche lacrimuccia - la storia non ci sarà.
Non è il cinema, non è la televisione, dove le storie te le raccontano. E non è neanche il libro, che pure ti fa vivere storie meravigliose con l’immaginazione tanto che finisci con l’identificarti con un suo personaggio, così da sentire gli odori che sente lui, vedere i colori che vede lui, affannare per una corsa che lui ha vinto o ha perso.
La magia del teatro è in questo: voi siete nella storia osservando, confortando, suggerendo, ridendo. Voi siete amici e compagni, è per voi che si è aperto il sipario. Sarete voi che deciderete che la storia è finita e, con un applauso, che può calare il sipario.
Cari ragazzi, mi auguro che andrete presto a teatro, o che presto il teatro venga da voi. Intanto scrivetemi, suggerite, chiedete.
Francesca Indigeno o più semplicemente "nonna Franca"
Ma cosa succede? Chi deve scappare? … e soprattutto, chi grida?
I bambini, sono i bambini che gridano. Bambini come voi che vogliono che i loro eroi si mettano in salvo, e li aiutano indicando loro cosa fare, partecipando di persona alle loro avventure seppure seduti, quasi seduti, mezzo in piedi o in piedi del tutto.
Siamo a teatro ragazzi! È qui che le cose succedono, che le storie si costruiscono con la vostra complicità. Ascoltate:
È vero. è vero; no, non è vero; non dargli ascolto; uuuuhh, oooohh; si, siiii; evviva.
Si alza il sipario, i nostri eroi si presentano e l’avventura comincia. Ma senza i vostri uuuuhh, oooohh, senza le vostre risate, senza i vostri sguardi - ed anche qualche lacrimuccia - la storia non ci sarà.
Non è il cinema, non è la televisione, dove le storie te le raccontano. E non è neanche il libro, che pure ti fa vivere storie meravigliose con l’immaginazione tanto che finisci con l’identificarti con un suo personaggio, così da sentire gli odori che sente lui, vedere i colori che vede lui, affannare per una corsa che lui ha vinto o ha perso.
La magia del teatro è in questo: voi siete nella storia osservando, confortando, suggerendo, ridendo. Voi siete amici e compagni, è per voi che si è aperto il sipario. Sarete voi che deciderete che la storia è finita e, con un applauso, che può calare il sipario.
Cari ragazzi, mi auguro che andrete presto a teatro, o che presto il teatro venga da voi. Intanto scrivetemi, suggerite, chiedete.
Francesca Indigeno o più semplicemente "nonna Franca"